lunedì 31 ottobre 2011

Sistemi di Luce su Blogspot

Oggi entrare nel mondo dell'illuminotecnica e rimanerne affascinati è davvero semplice.

Il blog di Sistemi di Luce è la porta giusta attraverso cui passare per lasciarsi abbagliare dai prodotti di elevata qualità a prezzi davvero competitivi.

Lampade di design, idee creative per l'illuminazione di spazi interni e stradali, novità, informazioni, contatti: tutto questo è presente nel blog con cui Sistemi di Luce vuole proporsi al popolo della rete.

La pagina si apre con una serie di articoli che presentano alcuni fra i brands più prestigiosi dell'illuminazione - Flos, Foscarini, Fontana Arte, Castellani & Smith -. Nomi che hanno dato prestigio e valore all'azienda ponendola ai vertici del mercato di riferimento.

Inoltre, a sinistra della schermata, sono presenti link che rimandano al sito aziendale, al magazine di Sistemi di Luce, alle informazioni professionali e ai feedback che i clienti hanno lasciato on line.

Un utilissimo strumento, quindi, per tutti coloro che sono interessati alla creatività e che intendono dare un tocco di classe ai propri ambienti. Il blog, infatti, permette non solo di conoscere l'azienda, ma anche di scoprire la vasta gamma di prodotti e di servizi offerti.

Sistemi di Luce si affida alla comunicazione online proprio per soddisfare ogni esigenza del cliente accompagnandolo nel suo iter completo, dalla scelta del prodotto alla consegna, passando attraverso la richiesta di informazioni.

Venite a scoprire la passione e la professionalità di Sistemi di Luce!

martedì 11 ottobre 2011

Interventi di implantologia, successo nel 95-98% dei casi, le fasi pre-intra- post-intervento

L'edentulia, altrimenti nota con il termine di edentulismo, è un disagio tuttora molto diffuso nella società odierna, che comporta notevoli fastidi, ma per il quale esistono ormai validi rimedi. Grazie all'implantologia è infatti possibile ottenere soluzioni a questo problema davvero sorprendenti, efficaci e durature in tempi brevissimi, a costi piuttosto contenuti e senza disagi per il paziente.
L'implantologia moderna rappresenta la soluzione migliore per la ricostruzione dentale, e la migliore alternativa alle protesi tradizionali con successi pari al 95-98%.
Ogni impianto si prefigge principalmente l'obiettivo di conseguire una completa osteointegrazione, ovvero di raggiungere una perfetta unione fra l'osso e l'impianto stesso. Tale concetto fu introdotto dal Dr. Per-Ingvar Branemark, professore svedese presso l'istituto di biotecnologia applicata di Göteborg, che coniò il termine (di derivazione latina) alla fine degli anni '60.
Il metallo che viene preferito attualmente è il titanio puro o le leghe di questo metallo e il motivo è presto detto: quando nell'organismo è presente un corpo estraneo nella maggioranza dei casi si scatena una reazione di rigetto, ovvero una reazione immunitaria antigene-anticorpo; con il titanio questo problema non si verifica, poiché si instaura una connessione diretta che è alla base della summenzionata osteointegrazione.
Praticamente quasi tutti possono affrontare questo tipo di intervento, dal momento che le limitazioni sono davvero poche.
Una volta valutate le condizioni generali di salute del paziente, le sue motivazioni, l'osso disponibile, nonché la sua qualità, lo specialista può procedere con l'operazione.
Fra le limitazioni di cui sopra citiamo le gravi anemie, le cardiopatie, l'osteoporosi, il diabete, le coagulopatie.
Oltre che nel caso di queste malattie e disfunzioni, l'intervento implantologico andrebbe inoltre evitato nel caso in cui il paziente attraversi un periodo di particolare stress psicofisico, oppure nel caso delle donne in gravidanza.
Altre controindicazioni sono il fumo (se trattasi di accaniti fumatori) e la pessima igiene orale; l'impianto dentale necessita infatti di una scrupolosa igiene dentale che, se non rispettata, può dare luogo ad infezioni.
Le fasi dell'intervento consistono innanzitutto in un dettagliato colloquio durante il quale al paziente vengono fornite precise informazioni sullo stato del suo apparato masticatorio con l'indicazione delle possibilità terapeutiche e dei rischi ad esse relativi. In tal modo il paziente viene sempre tenuto a conoscenza di tutti gli step pre- intra- e post-intervento e di tutte le possibili conseguenze dello stesso.
Dopo aver richiesto il consenso del paziente e qualora non sussistano controindicazioni note si procede all'inserimento dell'impianto, con un intervento in anestesia locale della durata di una trentina di minuti circa per ogni impianto inserito.
L'intervento non risulta doloroso, ma lo specialista prescrive solitamente l'assunzione di antibiotici e antinfiammatori per alleviare piccoli disagi postoperatori.
Se necessario, è possibile utilizzare una miscela a base di protossido d'azoto (ossia una sedazione cosciente) per rasserenare i pazienti più timorosi durante l'intervento.

lunedì 3 ottobre 2011

Può la parodontite causare conseguenze gravi per il cuore e le coronarie?

La prevenzione della parodontite, trova tutti d'accordo nel riconoscere che la corretta igiene del cavo orale è la miglior cura, così come risulta esserlo per gran parte delle patologie dentali in realtà. L'incidenza in altri componenti della famiglia, dicono i dentisti di Monza, deve mettere in guardia da eventuali eredità della malattia. L'infiammazione del parodonto, che è causa della caduta dei denti, si previene con gli stessi strumenti utilizzati per la carie: pulizia dei denti dopo ogni pasto principale, uso del filo interdentale. Nella fase iniziale il dolore potrebbe essere assente, ma potrebbero esserci infiammazioni gengivali che non vanno assolutamente sottovalutate. Per quanto riguarda la terapia, la prima cosa da fare è effettuare una pulizia dei denti professionale, con asportazione meccanica del tartaro, curettage gengivale e levigatura delle radici. In secondo luogo, una volta usciti dallo studio dentistico, si deve riprendere la quotidiana pulizia dei denti. Nei casi gravi potrebbe essere necessario l'uso della chirurgia per la pulizia dei tessuti più profondi e per ridare supporto all'osso riassorbito. Gli antibiotici sono indispensabili nel caso di parodontite aggressiva: in genere sono usati amoxicillina, metronidazolo, penicillina o tetracicline. Se si ha una parodontite ulcero necrotizzante, il paziente non riesce a spazzolare i denti per il grande dolore provato. Una soluzione potrebbe essere un colluttorio con clorexidina ad alta concentrazione. Oggi è possibile intervenire anche con il laser al neodimio o a diodi che risulta efficace contro la carica batterica tessutale e non è né invasivo né doloroso. Al momento però non è del tutto risolutivo. L'intervento sulla parodontite è necessario anche per le conseguenze gravi che potrebbe avere sul cuore e sulle coronarie. Può causare infatti aterosclerosi e trombosi. Recenti studi epidemiologici ritengono che la cattiva igiene orale possa influenzare anche le condizioni polmonari.