martedì 31 gennaio 2017

Enel investe sulla Silicon Valley del Mediterraneo: la società guidata da Francesco Starace sceglie Tel Aviv per il lancio dell’hub per l’innovazione

Sarà Tel Aviv la location scelta per il lancio dell'hub per l'innovazione di Enel: la società guidata dall'Amministratore Delegato Francesco Starace ha individuato nella Silicon Valley del Mediterraneo il luogo più idoneo.

Francesco Starace: il lancio dell'hub per l'innovazione di Enel a Tel Aviv

Francesco StaraceNuova Silicon Valley del Mediterraneo e terra promessa degli start upper di tutto il mondo, Tel Aviv rappresenta il luogo ideale per poter investire sul medio e lungo periodo. Città giovanissima, predisposta naturalmente alla creatività, è un punto di riferimento per chi voglia portare idee e trovare capitali freschi per lo sviluppo del proprio business. Questi elementi hanno spinto Enel a lanciare qui il suo hub per l'innovazione, realizzato in collaborazione con Sosa & The Junction, importante community israeliana attenta alle start up (ne ospita già una settantina). L'Amministratore Delegato Francesco Starace ha infatti sottolineato come Tel Aviv sia il luogo più adatto per capire dove va il futuro e trarne beneficio, un ambiente proiettato verso l'innovazione, componente fondamentale per sopravvivere e poter competere. L'intervento di Enel non sarà legato a investimenti diretti nelle start up ma sarà mediato dai fondi di venture capital con i quali ha siglato degli accordi. Eran Levi, manager alla guida dell'acceleratore di AT&t, è stato scelto come persona chiave per la gestione del progetto. I prossimi hub saranno invece collocati, sempre quest'anno, negli Stati Uniti e a Singapore.

Francesco Starace: gli incarichi professionali e la gestione del Gruppo Enel

Originario di Roma, classe 1955, Francesco Starace è laureato in Ingegneria Nucleare presso il Politecnico di Milano. Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Enel dal 2014, arriva al colosso energetico dopo un percorso che lo porta a ricoprire incarichi di crescente responsabilità. Nel 1981 viene assunto come analista della sicurezza degli impianti elettronucleari da NIRA Ansaldo. In SAE Sadelmi occupa numerose posizioni manageriali in Italia, Stati Uniti, Arabia ed Egitto, prima di passare ad ABB e SOIMI in qualità di Direttore Generale. Tra il 1997 e il 1998 è Amministratore Delegato di ABB Combustion Engineering Italia e, fino al 2000, Senior Vice President delle vendite globali e impianti chiavi in mano per la divisione turbine a gas di Alstom Power. In Enel ricopre inizialmente la carica di Responsabile dell'Energy Management di Enel Produzione S.p.A., divenendo in seguito Responsabile dell'area di Business Power (2002-2005), Direttore della Divisione Mercato Italia, Direttore della Divisione Energie Rinnovabili e, nel 2008, Amministratore Delegato di Enel Green Power. Per le sue capacità manageriali, Francesco Starace è stato insignito negli anni di importanti riconoscimenti quali il Premio Manager Utilities (2010), il Premio Scacchi e strategie aziendali (2011) e il Premio Energia Sostenibile (2013). Nel 2016 la rivista «Staffetta Quotidiana» lo ha eletto come «Uomo dell'anno».

venerdì 27 gennaio 2017

La doppia sfida del settore energetico: l’intervento a Parigi di Claudio Descalzi, AD di Eni

Claudio Descalzi illustra a Parigi il modello integrato per lo sviluppo sostenibile delle risorse energetiche di Eni, elencando gli investimenti impiegati e i progetti sostenuti a favore delle popolazioni dei Paesi in cui opera.

L'AD Claudio Descalzi presenta a Parigi l'Environment social and governance model di Eni

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di EniDavanti alla comunità finanziaria riunitasi a Parigi lo scorso 30 settembre per la presentazione dell'Environment social and governance model di Eni, l'Amministratore Delegato Claudio Descalzi ha illustrato il nuovo modello societario che coniuga solidità finanziaria e sostenibilità ambientale e sociale: "La sfida cruciale del settore energetico è il bilanciamento tra la massimizzazione dell'accesso all'energia e la lotta al cambiamento climatico" ha dichiarato il manager, aggiungendo che il Gruppo petrolifero punta a un "percorso chiaro e definito verso la decarbonizzazione" nei Paesi in cui opera attraverso una strategia di cooperazione e sviluppo attenta all'impatto sociale e ambientale delle proprie attività. In particolare dopo aver finanziato progetti a sostegno delle popolazioni locali (agricoli, di accesso all'acqua, cura della salute e altri relativi all'educazione) per circa 600 milioni di dollari tra il 2010 e il 2015, Eni è pronta a investirne altrettanti nei prossimi quattro anni, raggiungendo quindi il miliardo di Euro. Claudio Descalzi ha poi ricordato i progetti in 11 Paesi che assicurano l'approvvigionamento idrico a circa 130 mila persone e quelli formativi che hanno coinvolto circa 90 mila studenti tra Mozambico, Kazakhstan, Nigeria e Congo. In Italia la società ha avviato il "Progetto Italia", che si pone l'obiettivo di realizzare interventi nell'ambito delle rinnovabili utilizzando aree industriali di proprietà. L'AD di Eni ha infine annunciato sei nuovi investimenti nelle energie rinnovabili per 150 MW entro l'anno: gli impianti entreranno in funzione prima del 2018.

Eni: il percorso professionale dell'AD Claudio Descalzi

Nato a Milano nel 1955, Claudio Descalzi si laurea in Fisica all'Università degli Studi di Milano e nel 1981 entra in Eni lavorando inizialmente come Ingegnere di giacimento. Si distingue all'interno del Gruppo petrolifero e ben presto diventa Project Manager per lo sviluppo delle attività nel Mare del Nord, Libia, Nigeria e Congo. Promosso Responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia nel 1990, ricopre questo incarico per quattro anni e successivamente viene scelto per guidare la consociata del Gruppo in Congo. Il raggiungimento di risultati rilevanti lo porta nel 1998 a diventare Vice Chairman & Managing Director della filiale nigeriana. Tornato in Italia nel 2000, dirige prima l'area geografica Africa, Medio Oriente e Cina e poi quella Italia, Africa e Medio Oriente: nel 2005 diventa Vice Direttore Generale della Divisione Exploration & Production, carica che ricopre fino al 2008 quando viene nominato Chief Operating Officer del Gruppo. Tra il 2010 e il 2014 è Presidente di Eni UK. Nel maggio 2014 Claudio Descalzi viene nominato Amministratore Delegato di Eni. Il Top Manager è il primo europeo ad essere stato insignito nel 2012 del premio internazionale SPE/AIME "Charles F. Rand Memorial Gold Medal 2012" nel settore dell'Oil & Gas.

giovedì 26 gennaio 2017

Laurea Honoris Causa in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio a Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni

«Sono stati investiti 1,5 miliardi di Euro nella ricerca dal 2010 a oggi»: con queste parole, pronunciate nella Lectio Magistralis per la Laurea Honoris Causa in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, Claudio Descalzi ha voluto riassumere l'impegno del gruppo petrolifero in materia di innovazione.

La Lectio Magistralis di Claudio Descalzi, AD di Eni

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di EniRicerca scientifica e collaborazione con le Università: Eni ha investito dal 2010 a oggi 1,5 miliardi di Euro nel settore, impegnandosi in particolare nell'ambito delle rinnovabili. Lo ha dichiarato l'Amministratore Delegato del gruppo petrolifero, Claudio Descalzi, nella Lectio Magistralis che ha accompagnato la cerimonia di consegna della Laurea Honoris Causa in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, assegnatagli dall'Università «Tor Vergata» di Roma. Il manager, nel suo intervento, ha voluto condividere il prestigioso riconoscimento con la società e i colleghi che collaborano con lui da 37 anni. Si è successivamente soffermato sull'impegno ambientale di Eni, sottolineando l'importanza della riduzione delle emissioni di gas serra e dell'attenzione verso il soddisfacimento dei bisogni energetici di tutto il mondo. Soltanto attraverso l'azzeramento delle emissioni entro il 2100 si giungerà agli obiettivi prestabiliti, da perseguire attraverso l'abbattimento dell'impatto carbonico e allo sviluppo delle rinnovabili. Solare, eolico e gas sono il futuro del nostro pianeta.

Claudio Descalzi: l'impegno di Eni in ambito ambientale

L'obiettivo di Eni da qui al 2025 è la riduzione del 43% delle emissioni di gas serra. Tale target, come emerge dalle parole di Claudio Descalzi, ha comportato un investimento sempre più massivo nelle rinnovabili, ovvero nella sostituzione del gas usato per la produzione interna con pannelli fotovoltaici, strategia utilizzata in particolare in Africa. La diminuzione del flaring, la minimizzazione delle emissioni «fuggitive» di metano e l'attenzione all'efficienza energetica sono gli step necessari per il cambiamento e per poter progredire in materia di sostenibilità ambientale. Sotto questo punto di vista l'Italia offre risorse notevoli: sono stati spesi, infatti, 2,5 miliardi di Euro in 8 anni per le bonifiche di alcuni terreni nel sud (4 mila ettari tra Sicilia, Sardegna, Puglia e Basilicata) all'interno dei quali verranno installati pannelli fotovoltaici. In questo modo si potrà arrivare a una riduzione annuale di 300 mila tonnellate di CO2.

martedì 10 gennaio 2017

Fast Zuccheri, da quasi 30 anni lavora zucchero bianco e zucchero di canna in bustina e per industria

Fast Zuccheri viene fondata quasi 30 anni fa a Samarate, in provincia di Varese, ed è un’azienda in espansione che produce e lavora zucchero bianco e zucchero di canna in bustina, con possibilità di personalizzazione, zucchero semolato vending, zucchero per l’industria e molto altro.

Fast Zuccheri produce, lavora e commercializza diversi tipi di zucchero da quasi 30 anni. L'azienda ha sede a Samarate e offre una vasta gamma di zucchero bianco e zucchero di canna in bustina, zucchero semolato vending, zucchero per l'industria e altri prodotti come la cioccolata Crem Ciok.

zucchero di canna in bustina

Fast Zuccheri azienda certificato biologico e il suo zucchero bianco e di canna in bustina

Fast Zuccheri si occupa dal 1989 di produzione, lavorazione e confezionamento di una vasta scelta di zucchero, utilizzando solo materie prime di eccellente qualità certificate biologico.
E' in grado di soddisfare ogni esigenza, e tra i suoi prodotti è possibile trovare zucchero bianco e zucchero di canna in bustina, zucchero semolato per l'industria, zucchero semolato vending, zucchero impalpabile, disponibile in versione normale o aromatizzato, zucchero in granella piccola, media e grossa e cioccolata Crem Ciok, la bevanda in polvere al gusto di cacao. L'azienda inoltre produce e commercializza bustine di zucchero personalizzabili in diversi formati e grammature.
Tutti i prodotti di Fast Zuccheri sono certificati e sono sempre più richiesti in diversi ambiti come quello alimentare, dolciario o farmaceutico.

La qualità dello zucchero bianco e di canna in bustina di Fast Zuccheri

Fast Zuccheri per la lavorazione e il confezionamento dello zucchero si serve delle migliori materie prime, certificate e biologiche, e utilizza moderni macchinari sottoponendo tutta la produzione a rigidi controlli.
L'azienda assicura il miglior rapporto qualità-prezzo, puntualità e rapidità di consegna e massima elasticità per quanto concerne le bustine di zucchero personalizzabili.
I reparti di macinazione e confezionamento rendono possibile la separazione dei diversi tipi di zucchero garantendo la soddisfazione di ogni esigenza e altissimi standard qualitativi.
Fast Zuccheri è azienda certificata biologico, sinonimo di qualità e sicurezza, per questo si è guadagnatala fiducia di numerosi importanti clienti che ogni giorno la scelgono come partner.
Per qualsiasi informazione contatta Fast Zuccheri, il suo team sarà pronto a fornirti tutte le risposte di cui hai bisogno e ogni informazione a proposito dello zucchero da essi lavorato.