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martedì 19 maggio 2020

Roberto Casula: la carriera in Eni

Roberto Casula, l’avvio di carriera in Agip S.p.A. e il suo percorso manageriale all’interno del Gruppo Eni.

Dopo gli studi in Ingegneria Mineraria e la prima esperienza professionale in Agip, Roberto Casula avvia un percorso che lo porta a ricoprire incarichi di crescente responsabilità all'interno del Gruppo Eni.
Roberto Casula

I primi incarichi professionali di Roberto Casula nel settore energetico

Nato a Cagliari nel 1962, Roberto Casula completa il suo percorso formativo laureandosi nel 1988 in Ingegneria Mineraria presso l'Università di Cagliari. In seguito, avvia la carriera professionale nel comparto degli idrocarburi, presso Agip S.p.A. Qui è impiegato fino al 1991 in qualità di Reservoir Engineer: tale ruolo lo vede inizialmente operativo nelle prove di produzione e nell'acquisizione dati sui pozzi. In un secondo momento si concentra invece sui lavori di reservoir modelling, concernenti la supervisione della modellizzazione numerica del comportamento dinamico dei giacimenti petroliferi. Nel 1992 si trasferisce nella società controllata del Gruppo Agip Angola Ltd a Luanda, nell'Africa Centro-Occidentale. Qui ha il compito di gestire le operazioni di mantenimento e sviluppo. Nel 1997 Roberto Casula ritorna in Italia, questa volta come Development and Production Coordinator, con il compito di coordinare le operazioni in tutte le nazioni dell'Africa Occidentale e dell'Asia Centrale in cui è presente Eni.

Le iniziative di Roberto Casula in Eni

Nel 2000 Roberto Casula comincia il suo percorso di crescita professionale all'interno del Gruppo Eni, all'inizio in qualità di Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto in Iran, e in un secondo momento come Dirigente e Project Director delle fasi 4 e 5 del piano Giant South Pars Gas. Svolge diversi sopralluoghi di progetto in loco, ragione per cui torna ad abitare a Teheran, in Iran. Rientrato in Italia nel 2004, riparte alla volta di Tripoli, in Libia. Qui è prima Managing Director per il Nord Africa e successivamente Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana. Nel luglio 2014, Roberto Casula viene nominato Chief Development Operations & Technology Officer, ruolo che lo porta ad interfacciarsi in prima persona con l'AD di Eni per quanto riguarda i compiti tecnici, operativi, progettuali e di ricerca e sviluppo. In questo periodo, il manager è attivo in prima linea nella salvaguardia di accesso ai Paesi in via di sviluppo alle risorse energetiche disponibili, evitando per quanto possibile conseguenze negative per economia e ambiente.

mercoledì 8 aprile 2020

Roberto Casula: esperienza e competenze maturate all’interno di Eni

Numerose esperienze all’estero, incarichi manageriali di rilievo, conoscenza approfondita di territori mediorientali: Roberto Casula e la lunga esperienza in Eni.

Roberto Casula lavora nel settore dell'energia dal 1988, anno in cui avvia la sua carriera in Agip, controllata Eni dal 1953.
Roberto Casula

Da Milano a Teheran: l'apporto di Roberto Casula al Gruppo Eni

Classe 1962, nato a Cagliari e laureato in Ingegneria Mineraria, Roberto Casula si occupa di applicare metodi scientifici alle fasi di sviluppo e produzione dei giacimenti di idrocarburi. Dopo alcune esperienze all'estero, è a Milano, dove assume l'incarico di Development and Production Coordinator e in seguito di Department Manager for Technical Services per il Gruppo Eni, con responsabilità anche per progetti riguardanti il Medioriente. Per 3 anni è infatti Dirigente e Project Director a Teheran, in Iran. Continua il suo percorso in Eni, ricoprendo il ruolo di Managing Director per diverse aree del Mediterraneo, spostandosi per quasi dieci anni da un continente all'altro. Per via delle esperienze acquisite in ambito internazionale, alcune delle quali in zone economicamente arretrate, Roberto Casula è un manager con una forte sensibilità al concetto di sostenibilità ambientale: è infatti strenuo sostenitore dell'innovazione tecnologica, un vantaggio dell'epoca attuale che permette di escogitare metodi alternativi per limitare i danni del cambiamento climatico.

Focus tecnologia: Roberto Casula e l'utilizzo del supercomputer HPC4

Negli ultimi anni anche in Italia, Paese in ritardo nella corsa alla competizione tecnologica, si inizia a intravedere un aumento di investimenti nei settori dell'innovazione. Attraverso il Gruppo Eni Roberto Casula ha coordinato un team che si è occupato di lavorare con uno strumento figlio proprio di uno di questi investimenti, ossia l'"High Performance Computing - layer 4". Denominato HPC4, si tratta di un computer, o meglio supercomputer, in grado di elaborare dati con una potenza massima di 18,6 petaFlops di picco: ciò vuol dire che l'unità di calcolo parallelo posseduta dal Gruppo può svolgere 18,6 milioni di miliardi di operazioni matematiche elementari al secondo. Con l'introduzione dell'HPC4, il Green Data Center di ENI, costruito in provincia di Pavia, risulta essere ad oggi uno dei datacenter più efficienti a livello internazionale. Grazie al lavoro di Roberto Casula e del suo team, il Gruppo è in grado quindi di analizzare e studiare un numero incredibile di dati geofisici, compresi quelli provenienti dalle prospezioni sismiche prodotte dalle sedi Eni sparse nel globo.