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lunedì 12 febbraio 2018
Sci, successo della Coppa del Mondo di Cortina: l’entusiasmo di Alessandro Benetton
Intervistato da "Corriere delle Alpi", il Presidente di Fondazione 2021 Alessandro Benetton parla dell'organizzazione della Coppa del Mondo di Sci: un appuntamento importante per Cortina che si prepara a ospitare i Mondiali nel 2021.

martedì 12 dicembre 2017
Sci: sul numero del magazine G l’intervista ad Alessandro Benetton
Il nuovo numero di G, in edicola con La Gazzetta dello Sport giovedì 14 dicembre, verterà intorno alla Coppa del mondo di sci che si terrà a Cortina nel 2021. Tra gli intervistati anche Alessandro Benetton , Presidente della Fondazione che si occuperà dell'organizzazione della competizione.
Oltre cento pagine per raccontare la Coppa del mondo di sci: questo lo speciale di G, il magazine della Gazzetta dello Sport che sarà in edicola giovedì 14 dicembre. Un numero con una doppia copertina, nella prima Peter Fill e nella seconda Sofia Goggia, entrambi presenti all'interno del magazine con una lunga intervista sulle loro aspettative. Max Blardone, Federica Brignone, Franz Klammer, Tina Maze, Bode Miller e Dominik Paris descriveranno le piste scelte per le gare, mentre ci sarà spazio anche per grandi campioni stranieri come Marcel Hirscher, Henrik Kristoffersen, Mikaela Shiffrin, Petra Vlhova e Tina Weirather. La rivalità Thoeni-Stenmark sarà raccontata da Sandro Veronesi e la Valanga Azzurra e Rosa rispettivamente da Piero Gros e Claudia Giordani. Il numero sarà impreziosito, inoltre, da un approfondimento su Lindsey Vonn e dalle interviste a Kjetil André Aamodt, il più vincente di sempre ai Giochi, ad Alberto Tomba e a Deborah Compagnoni. Non mancherà, infine, una conversazione con Alessandro Benetton, Presidente di Fondazione Cortina 2021 e coordinatore del Comitato per i Mondiali che nel 2021 si terranno in Italia. Dopo tennis, Mille Miglia, Vela e Golf, G prosegue nella sua politica editoriale di attenzione e approfondimento di tutti gli sport che non siano il calcio.
Il magazine G intervista Alessandro Benetton
Alessandro Benetton: il profilo del Presidente di Fondazione Cortina 2021
Nato nel 1964 a Treviso, Alessandro Benetton si forma negli Stati Uniti, a Boston, dove si laurea nel 1987 in Business Administration e successivamente consegue un Master sempre nello stesso ambito presso la prestigiosa Università di Harvard. Tra il 1988 e il 1989 avvia il suo percorso professionale: in qualità di analista di Goldman Sachs International comincia a sviluppare competenze in materia di M&A ed Equity Offering. Dal 1988 al 1998 Presidente di Benetton Formula, scuderia con la quale vince 26 Gran Premi di Formula 1, due campionati mondiali piloti e uno costruttori, nel 1992 fonda 21 Investimenti S.p.A., uno dei più importanti operatori italiani di private equity. Contemporaneamente alle sue attività nella società, della quale è tuttora Managing Partner, ricopre diverse cariche anche in Benetton Group, diventandone Presidente dal 2012 al 2014. Consigliere di Amministrazione di Edizione S.r.l. e Autogrill S.p.A., nonché Componente dell'Advisory Committee di Robert Bosch Internationale Beteiligungen AG di Zurigo, Alessandro Benetton è Presidente di Fondazione Cortina 2021, incarico assunto nel 2017 con l'obiettivo di coordinare l'organizzazione dei Campionati Mondiali di Sci che si terranno in Italia.lunedì 28 agosto 2017
Come diventare preparatore atletico: Paolo Rongoni ne parla sul portale dell’Olympique Marsiglia
Il calcio come filosofia di vita: è questo uno dei concetti che emerge dall’intervista rilasciata da Paolo Rongoni al portale dell’Olympique Marsiglia. Solo dai fallimenti nascono le grandi vittorie.


Paolo Rongoni: intervista rilasciata al portale dell'OM
Calcio, preparazione atletica, insegnamento: si racconta a 360 gradi Paolo Rongoni nell'intervista rilasciata sul portale dell'Olympique Marsiglia. Da dicembre 2016 Responsabile della Performance del team allenato da Rudi Garcia, il professionista inserisce tra i requisiti fondamentali per eccellere l'amore per il proprio lavoro e la capacità di aggiornarsi, adeguando il proprio modo di allenare ai giocatori, perché ognuno è diverso. Questo però partendo da un principio che non può essere messo in discussione: per ottenere dei risultati, talvolta, bisogna anche essere severi, non permettendo che i giocatori facciano tutto quello che vogliono. Paolo Rongoni insiste poi sull'importanza del divertirsi: il calcio è comunque un gioco e bisogna avere la capacità di relativizzare sia una vittoria che una sconfitta. Anzi, è spesso nel fallimento che si trovano le forze per rialzarsi con ancora più voglia di arrivare. Come sostiene Zidane: "se nella vita non si conoscono i fallimenti, non si può dire di essere dei grandi". Un'esperienza che il preparatore atletico ha sperimentato con la retrocessione in Ligue 2 con il Le Mans, l'anno in cui però ha imparato di più in assoluto.Paolo Rongoni: percorso professionale del Responsabile della Performance dell'OM
Originario di Fermo, Paolo Rongoni ottiene il diploma di maturità magistrale e, nel 1995, quello ISEF presso l'Università di Urbino "Carlo Bo". Dopo una serie di esperienze nelle leghe minori, l'A.C. Perugia, all'epoca militante in Serie A, si accorge di lui e lo assume come preparatore atletico. È questo il primo passo di un percorso che lo porta nel giro di pochi anni in Svizzera, dove collabora con F.C. Sion, F.C. Lugano e Servette F.C., e in Francia, dove approda al Le Mans Union Club, team della Ligue 1. Durante la sua permanenza in Francia Paolo Rongoni lavora al progetto Human Research Performance, successivamente riconosciuto dal governo francese. Prima di tornare in Italia, per una stagione collabora con il Samsunspor, team militante nella Süper Lig turca, dove collabora con il tecnico Vladimir Petkovic, lo stesso che lo sceglie come preparatore atletico alla Lazio. Nelle due stagioni con i biancocelesti, i due conquistano una storica Coppa Italia in finale contro i rivali dell'A.S. Roma. Proprio con la squadra giallorossa collabora nel 2014-15 e nel 2015-16, raggiungendo un'importante qualificazione alla Champions League. Dal dicembre 2016 Paolo Rongoni è Responsabile della Performance dell'Olympique Marsiglia.giovedì 24 agosto 2017
Sultanato dell’Oman: Pietro Ingrassia progetta l’Al Musannaah Stadium
Tra i progetti commissionati dal Sultanato dell'Oman a Pietro Ingrassia rientra quello del nuovo Al Musannaah Stadium: il team guidato dal Project Manager siciliano ha realizzato una città dello sport in un'area situata nel sud del Batinah.
È uno dei progetti che ha maggiormente contribuito a far conoscere in Medio Oriente le doti professionali dell'Ingegner Pietro Ingrassia: commissionato dal Ministero degli Affari Sportivi del Sultanato dell'Oman, l'Al Musannaah Stadium si estende in un'area di oltre 1.014,348 metri quadrati nel sud del Batinah. In fase di progettazione viene concepita come un'imponente città dello sport: oltre allo stadio comprende infatti campi sportivi per competizioni a livello internazionale e altri per l'allenamento. C'è inoltre un'area divertimenti che include centri benessere, ricreativi, sale per eventi culturali, piste di pattinaggio: all'interno trovano spazio anche negozi e fast food. Il team guidato da Pietro Ingrassia si è occupato di ogni fase dei lavori: dallo studio di fattibilità alla definizione del progetto preliminare fino alla preparazione dei documenti di gara, supervisionando poi anche la costruzione. Nessun aspetto è stato trascurato, dalle strutture principali a quelle di supporto come strade, impianto idrico, alimentazione elettrica e recinzioni. Lo stadio da calcio con un numero di posti a sedere non inferiore a 25.000 per pubblico e 2100 per le personalità illustri ha richiesto il maggior sforzo produttivo: è stato costruito in base alle ultime regolamentazioni FIFA, con terreno erboso e otto piste sintetiche, quattro spogliatoi, sala VIP e strutture per i media. Tra gli interventi MEP effettuati anche l'installazione di impianti per il controllo del vento.
Pietro Ingrassia: l'Ingegnere guida i lavori di costruzione dell'Al Musannaah Stadium
L'Ingegnere: carriera e competenze di Pietro Ingrassia
Originario di Palermo, l'ingegnere Pietro Ingrassia lavora oggi su scala internazionale come Project Manager e Design Leader: specializzato in ambito MEP (Mechanical, Electrical and Plumbing), possiede competenze anche in materia di sostenibilità. Laureato in Ingegneria Elettrica presso l'Università degli Studi di Palermo, ha conseguito nel corso della sua carriera la certificazione della Project Management Association PMA e la LEED dello U.S. Green Building Council: ha inoltre svolto un periodo di formazione post lauream all'estero, prima in Danimarca presso Grundfoss (1997) e successivamente in Germania presso Siemens (1998). Una volta tornato in Italia, comincia a lavorare in AMG Energia S.p.A., public utility nel settore gas, gestendo numerosi progetti cofinanziati anche dalla Comunità Europea legati all'ambito delle rinnovabili e del risparmio energetico. Il 2012 è un anno di svolta per Pietro Ingrassia: l'ingegnere viene contattato dal governo degli Emirati Arabi Uniti UAE Rmirato di Fujeira, per supervisionare i lavori di progettazione e realizzazione di un doppio tunnel stradale di 550 metri all'interno della Dibba Khorfakkan Ring Road. Il risultato lo porterà ad ottenere altri incarichi di rilievo in Medio Oriente, in particolare nel Sultanato dell'Oman. Consapevole dell'importanza di aggiornare continuamente le proprie competenze, il professionista tra il 2012 e il 2014 ha preso parte al Master di II° livello in Project Management del Politecnico di Milano.Il progetto per l’Ancona Calcio: Gianluca Ius ne parla a “Il Resto del Carlino”
L'intervista rilasciata da Gianluca Ius al quotidiano "Il Resto del Carlino": il progetto per salvare l'Ancona Calcio richiede il supporto anche degli imprenditori locali.
Una carriera che ha svoltato verso il mondo del calcio quella di Gianluca Ius, interessatosi al settore a partire dal 2015 dopo un passato in altri ambiti di competenza. In un'intervista rilasciata al quotidiano Il Resto del Carlino, l'imprenditore parla di un progetto che lo aveva stimolato proprio in quell'anno, ovvero il rilancio dell'Ancona Calcio. Un programma al quale ritorna oggi con una proposta concreta, seria, quinquennale, tesa a sfruttare le enormi potenzialità della società che, nel suo periodo d'oro, ha militato persino in Serie A. Nonostante un peggioramento dei bilanci nell'ultimo biennio, Gianluca Ius è pronto a pagare il debito sportivo di 350mila euro del club marchigiano e a chiudere le pendenze ancora aperte con i vecchi giocatori e dipendenti. Solo con un progetto serio e di lungo respiro, che prevede l'apertura di attività collaterali a quelle sportive (ristoranti, uffici e locali nei pressi dello stadio) si potrà effettivamente salvare e rilanciare il team. Il potenziale è innegabile e con il supporto anche dell'imprenditoria locale l'Ancona Calcio potrà tornare ai fasti di un tempo.
Gianluca Ius: il progetto per rilanciare l'Ancona Calcio

Gianluca Ius: percorso imprenditoriale e incarichi professionali
Imprenditore e dirigente d'azienda, Gianluca Ius si specializza nel corso della sua carriera nella gestione e nella ristrutturazione aziendale. Il suo percorso professionale ha inizio alla fine degli anni '90, periodo in cui comincia a collaborare con alcune realtà finanziarie britanniche in seguito al conseguimento della Laurea in Economia e Commercio all'Università "La Sapienza" di Roma e del Master in Business Administration presso la London School of Economics. Nel 2001 dà vita alla Suicom Srl, società attiva nel settore delle infrastrutture telematiche della quale diventa anche Amministratore Unico. Mantiene tale carica fino al 2007, anno in cui vende le sue quote per investire nella Belrosa Holding, realtà che si specializza in operazioni di acquisizione, ristrutturazione e cessione di società o rami aziendali. Segue la creazione e la gestione di un gruppo di società operative in ambito tecnologico e infrastrutturale (2007 - 2013), tra le quali la stessa Belrosa Holding, Tecnosistemi Srl, START Srl, Infratel Italia SpA e United Trading Corporation Srl. Dopo un'altra esperienza imprenditoriale - la fondazione di un gruppo societario che comprende la neo-acquisita IRTA SpA, Sunesis Srl e TECLAND Srl - Gianluca Ius comincia a interessarsi al mondo del calcio, settore trainante dell'economia nazionale e sua grande passione. Nel giugno del 2016 acquisisce la totalità del Foligno Calcio e ne diviene Presidente, risollevando le sorti del team. Il prossimo obiettivo è la rilevazione dell'Ancona Calcio.
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