Visualizzazione post con etichetta reputation manager. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta reputation manager. Mostra tutti i post

lunedì 17 agosto 2015

Reputation Manager, in cooperazione con Co.Re.Com, propone il servizio “Sportello Reputazione Web”

Reputation Manager, in collaborazione con i Co.Re.Com di Abruzzo, Lazio e Marche, ha realizzato per i cittadini un servizio dedicato alla tutela dell’immagine online

Con il patrocinio di Agcom- Autorità Garante per le comunicazioni, i Co.Re.Com di Abruzzo, Lazio e Marche promuovono il progetto"Sportello Reputazione Web".
SPORTELLO REPUTAZIONE WEB
Il servizio,sviluppato dalla società Reputation Manager, offre un supporto ai cittadini per la difesa della propria identità digitale da contenuti lesivi o discriminatori.

Come funziona il servizioSportello Reputazione Web per i cittadini?

Lo sportello per la reputazione web è un servizio in via sperimentale realizzato dalla società Reputation Manager in collaborazione con i Co.Re.Com partecipanti all'iniziativa,ideato per i cittadini che vogliano tutelare la loro identità online. Il servizio è costituito da un sistema automatico all'interno del quale i cittadini possono inviare le segnalazioni dei contenuti che ledono la propria immagine online. In seguito alla segnalazione dei contenuti, i link sono analizzati dagli esperti di Reputation Manager al fine di definirne la tipologia e fornire consigli e corrette informazioni sulle diverse soluzioni da intraprendere per la tutela dell'identità digitale. Grazie al servizio proposto, il cittadino potrà segnalare i contenuti che ledono la propria immagine online, quelli digitali diffusi senza autorizzazione (violazione del Copyright) e avere un quadro di sintesi dei contenuti inerenti alla propria persona, visibili sul web.

Sportello Reputazione Web: un servizio dedicato ai cittadini e alla loro identità digitale

L'iniziativa, nata dalla sinergia tra i Co.Re.Com delle regioni di Abruzzo, Lazio e Marche e dalla società Reputation Manager, si pone come obiettivo primario il supporto al cittadino nella difesa della propria identità digitale da contenuti valutati lesivi o discriminatori.
Grazie al supporto di Reputation Manager, gli utenti possono ricevere tutte le corrette informazioni e i consigli mirati per tutelarsi all'interno del web.
Per avere maggiori informazioni sul servizio, visita il portale dedicato alla Sportello Reputazione Web.

lunedì 9 febbraio 2015

Il rapporto sulla trasparenza per il diritto all’oblio presentato dalla Commissione creata da Google

Il rapporto sulla trasparenza presentato in questi giorni dalla commissione di esperti creata da Google: tutte le novità introdotte in merito al diritto all’oblio.

Presentato il rapporto sulla trasparenza, contenente i criteri d'azione utilizzati dalla Commissione creata da Google in merito alla deindicizzazione di link per il diritto all'oblio.
Google & Oblio

Stilato il rapporto finale dalla Commissione di esperti di Google sul diritto all'oblio

È stato presentato in questi giorni il report finale, stilato dalla cosiddetta "Commissione dei saggi" creata da Google dopo la storica sentenza emessa da parte della Corte di Giustizia europea, relativo alla tematica del diritto all'oblio. Il documento nasce al termine di un lungo tour europeo in cui gli esperti hanno avuto l'occasione di confrontarsi con i principali esperti di settore, con avvocati, giudici, magistrati e giornalisti, raccogliendone le principali preoccupazioni e i consigli a riguardo. Il documento si pone come una sorta di vademecum contenente le linee guida da seguire nella valutazione delle richieste di deindicizzazione ricevute da Google, stabilendo una linea d'azione unica e trasparente. Il documento si apre con un'introduzione in cui vengono presentate le motivazioni e i principali argomenti del trattato, prosegue con una presentazione del quadro normativo a cui si sta facendo riferimento quando si parla di diritto all'oblio e la natura dei diritti contenuti nella sentenza del maggio scorso, per poi passare ad esporre nel dettaglio i criteri che la commissione utilizza per effettuare le valutazioni di conformità o meno delle richieste ricevute.

I principali punti contenuti nel report sul diritto all'oblio

All'interno del report redatto dalla Commissione vengono affrontate tutte le questioni che in questi ultimi mesi hanno creato non poche discussioni intorno alle tematiche del diritto all'oblio in tutto il contesto europeo. Prima tra tutte quella relativa alla territorialità: nel testo viene infatti indicato che le deindicizzazioni riguarderanno solamente i domini presenti in territorio europeo e le notizie saranno quindi disponibili in altri domini, come ad esempio Google.com, andando contro la volontà della Corte Europea che chiedeva che la rimozione fosse applicata a tutti i domini, compresi quelli Extra Ue. Novità anche per quanto riguarda gli editori, per i quali è stato proposto di renderli parte attiva del processo, informandoli qualora un contenuto attribuibile a loro fosse soggetto a procedure di deindicizzazione. Il report stilato ha però creato una rottura all'interno della commissione stessa, in particolare tra la fazione americana e quella europea, non concorde sull'applicazione della legge sul diritto all'oblio.
Diritto all'Oblio - FacebookDiritto all'Oblio - Twitter

Per maggiori informazioni visita il sito web interamente dedicato alla tematica del diritto all'oblio.

lunedì 8 novembre 2010

Conversational marketing e web: il Customer Care 2.0

Customer Care 2.0: consumatori, aziende e Pubblica Amministrazione dialogano così sul web
Si chiama Customer Care 2.0 ed è destinato a rivoluzionare il rapporto, spesso problematico, fra aziende, Pubblica Amnministrazione e consumatori estenuati dalle lunghissime e snervanti attese dei call center sia pubblici che privati, o dalle risposte ottenute, talvolta insufficienti, confuse e perfino contraddittorie.
La soluzione l’hanno trovata i ricercatori di Reputation Manager specializzati in analisi delle conversazioni online ed è un po’ l’uovo di Colombo: far incontrare domanda e risposta, dopo aver monitorato e rastrellato il web, su una piattaforma comune. Online, naturalmente.


Il progetto è stato presentato per la prima volta allo Iab Forum dall’ingegner Andrea Barchiesi che l’ha immaginato come una strategia integrata per dialogare con il consumatore digitale.

In sole due generazioni il consumatore è passato dall’essere oggetto passivo di comunicazione, a soggetto attivo, che ricerca e produce contenuti disponibili per tutta la comunità attraverso il Web: deluso dai call center tradizionali, aziendali o pubblici poco importa, incapaci di fornirgli le risposte alle domande che l’utente pone, si rivolge sempre più spesso alla Rete, quasi fosse il nuovo Oracolo di Delfi.

Gli esperti lo chiamano Conversational marketing, cioè un dialogo avanzato e compartecipativo. Per i ricercatori di Reputation Manager, che hanno sviluppato il progetto a partire da un articolata pianificazione concettuale e tecnologica, si tratta più semplicemente di studiare, così come già fanno in altri ambiti, dalla Web Reputation al Buzz Marketing, il comportamento dell’utente quando cerca informazioni in Rete e di fornirgli esattamente le risposte che si aspetta.

Già perché oggi il consumatore si aspetta dal web una risposta per tutto. Spesso digita semplicemente la domanda nella stringa dei motori di ricerca vedendo comparire esattamente la risposta che cercava. E quando non la trova? Cerca aiuto nei forum, nelle chat, nelle pagine wiki. D’altra parte è oramai acquisito che il consumatore fa parte di una comunità globale con cui scambia informazioni ed esperienze.

E le aziende, in tutto questo? E la Pubblica Amministrazione? Spesso restano alla finestra, attendono che il consumatore-utente li chiami per avere informazioni: un atteggiamento pigro e una visione miope dei propri clienti finiscono, di riflesso, per avere un impatto negativo sull’immagine dell’azienda..
L’idea del team di Reputation Manager è stata quella, intanto, di stimolare le aziende e a rendersi proattive verso il consumatore-utente che li contatta, o che li vorrebbe contattare ma spesso impatta contro i complicati e farraginosi meccanismi dei call center.
E poi di fornire loro uno strumento per agire : interrogare il web alla ricerca delle domande degli utenti, raccogliere quei quesiti irrisolti e fraintesi ed offrire le risposte corrette. Dove? Ancora sulla rete, su una piattaforma condivisa.
Anni di esperienza nell’analisi dei contenuti on line – spiega l’ingegner Barchiesi – ci hanno fatto capire che esiste una classe di contenuti che sfugge alle tradizionali ricerche semantiche. Questi contenuti vengono definiti “materia oscura”. Si tratta di conversazioni apparentemente neutre, in quanto prive di lesività o apprezzamenti diretti, ma che aprono uno scenario totalmente innovativo. Cosa sono? Parliamo di domande, dubbi e richieste espresse dai Consumatori, alle quali le aziende non possono non dare una risposta. Il sistema che abbiamo immaginato, progettato e realizzato serve proprio a questo”.
Un nuovo modello di customer care. Un customer care 2.0.

Press Office Reputation Manager

O.Zone Communication


Patrizia RENZETTI
p.renzetti@ozonecommunication.it

Press kit corredato di foto in alta e bassa risoluzione su richiesta